Jesse Plemons in KINDS OF KINDNESS. Foto di Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved
Emma Stone e Jesse Plemons in KINDS OF KINDNESS. Foto di Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved

Yorgos Lanthimos ha portato il suo intero cast a Cannes per la première di Kinds of Kindness, in concorso sulla Croisette. Il film, girato durante il montaggio di Povere creature! (Poor Things) vede di nuovo Emma Stone, Willem Dafoe e Margaret Qualley recitare per il regista greco, dopo il recente successo di pubblico e critica della storia di Bella Baxter.

Il nuovo titolo, dopo il passaggio a Cannes 77, arriva in sala il 6 giugno con Searchlight Pictures. Ecco almeno cinque cose da sapere prima di scoprirlo al cinema. Più una sesta: non lasciate la sala fino alla fine dei titoli di coda.

1. Non aspettatevi Poor Things

Yorgos Lanthimos potrebbe aver fatto abboccare al suo amo qualche fan dell’ultimo minuto con Poor Things, diluendo la sua vera essenza in un’opera più pop-rock, per un pubblico più ampio. E non ha fatto male, considerando il Leone d’oro e i cinque Oscar. In Kinds of Kindess, con un piccolo gioco di parole, non aspettatevi però la stessa gentilezza.

Dopo gli ultimi due film scritti insieme a Tony McNamara, il regista torna a collaborare con Efthymis Filippou, già co-sceneggiatore di Dogtooth, Alps, The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro. Sono questi, quindi, i riferimenti da avere in mente guardando Kinds of Kindness. Sia tematici sia estetici. Il sesso non manca, ma è più il sangue a catturare l’attenzione.

Willem Dafoe e Margaret Qualley in KINDS OF KINDNESS. Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

C’è chi a Cannes ha avuto il coraggio di dire e scrivere che questo film rappresenta un “passo indietro” nella carriera del regista o un “fallimento totale”. Fallimento non lo è di certo, in prospettiva, però, potrebbe essere considerato un riallineamento di Lanthimos sulle sue corde. È stato Poor Things la vera mina vagante, fuori da ogni schema.

2. Un film a episodi o tre film in uno?

Kinds of Kindness è un film in tre parti – The death of RMF, RMF is flying e RMF eats a sandwich – per una durata totale di circa tre ore, suddivisa in media in 80 minuti a episodio. Durata che non è solo il doppio di un “normale” segmento per film di questo tipo, è la durata di un film a sé.

Allo stesso tempo, tuttavia, resta intatta la struttura episodica, per cui le tre storie raccontate sono sintesi estreme di tre (ideali) lungometraggi e funzionano solo se visti e considerati nel loro insieme. Al di là della questione già affrontata con opere “mastodontiche” della scorsa stagione, come Oppenheimer o Killers of the Flower Moon, in questo caso quel che sembra chiedere Lanthimos al suo pubblico è una vera prova di resistenza.

Considerando anche il tema portante del film, il potere e l’abuso, l’idea di restare “intrappolati” per tre ore in sala – di fronte a ciò che Kinds of Kindness mostra – è parte dell’esperienza stessa, claustrofobica e asfissiante, del film. In senso buono!

3. Potere e abuso: trigger warning

Sesso, potere e abuso nelle relazioni sono i tre pilastri su cui si regge Kinds of Kindness. Eppure niente è mai mostrato con particolare violenza (tranne che in alcune scene-chiave), come suggerisce anche il titolo. La crudeltà si nasconde dietro parole gentili e atti di amore, eppure non smette mai di essere presente e percepibile.

Cannes 2024. Kinds of Kindness, Searchlight Pictures
Cannes 2024. Kinds of Kindness, Searchlight Pictures

Ciascuno dei tre episodi racconta estreme “prove” di amore. Sacrifici al limite della follia ma sicuramente dentro la definizione di abuso: emotivo, psicologico, fisico e sessuale. L’unica costante che tiene insieme i tre pezzi di Kind of Kindness è l’esercizio di un potere, immenso e crudele, sulla vita delle persone che si pensa di amare.

4. È Jesse Plemons il protagonista indiscusso

Dopo la stupenda prova d’attrice di Emma Stone in Poor Things, sarebbe ovvio pensare a un nuovo ruolo da protagonista. Kinds of Kindness in effetti offre tre ruoli molto diversi a ciascun membro principale del cast ed Emma Stone splende in ognuno di essi. Il vero protagonista, tuttavia, è solo Jesse Plemons. L’uomo innamorato e manipolato, il marito poliziotto paranoico e il ricercatore di un eccentrico culto sessuale guidato da Willem Dafoe sono le tre vesti in cui Lanthimos lo presenta al pubblico. E Plemons finalmente esplode in tutto il suo talento.

Kinds of Kindness. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.
Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Freddo, infervorato, calcolatore, folle, razionale: riesce a costruire tre personaggi ipnotici, affascinanti, empatici e terrificanti senza, apparentemente, alcuno sforzo. In realtà è forse Kinds of Kindness, l’apice di una carriera – e di un periodo che va da Il potere del cane a Civil War – in cui Plemons non sbaglia un colpo.

5. Sweet Dreams e Brand New Bitch

Ultimo punto a cui fare attenzione durante la visione di Kinds of Kindness è la musica. Se Jerskin Fendrix aveva già catturato la vostra attenzione con la colonna sonora di Poor Things, qui vi conquisterà del tutto. Oltre alle sue note, inquietanti e martellanti, come il macabro ticchettio di un orologio, Kinds of Kindess sfrutta però molto anche la tradizione dei canti gregoriani e due inaspettati e celebri brani: il synthpop di Sweet Dreams (Are Made of This) e l’electropop di Brand New Bitch.

È curioso come il senso stesso del film sia già riassunto all’inizio dal testo della famosissima canzone degli Eurythmics, tanto da sembrarne una libera trasposizione cinematografica. È però forse il brano di Cobrah quello destinato a rimanere nella memoria di molti, perché accompagna il trailer e la danza di Emma Stone. Un momento di liberazione, gioia e soddisfazione che arriva quasi come un sensuale climax nel film.

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